Gara

6th Koyuk – Elim

Questa mattina prima di partire ho incontrato Helen Patsi, la ragazza eskimese che 19 anni fa ( mentre aspettavo mio fratello Armen che si era perso per 29 ore nella Baia di Norton nell'Iditarod del 1984 ) mi aveva lasciato un figlio scritto a mano con le più importanti parole in lingua Inupiat. E' stato 1 incontro molto toccante, lei si ricordava il mio nome e ci siamo abbracciati. Ora è sposata con 4 figli ed è in attesa del quinto! Mi ha chiesto se poteva fotocopiare il foglio originale da lei scritto quella volta per tenerlo come ricordo. Le ho regalato una delle mie cartoline invitando tutta la sua famiglia a fare le vacanze da noi a Tarvisio. Alle 11 siamo partiti alla volta di Elim…sulla via di Nome.

Nella mia Iditarod del 1996 avevo percorso questo tratto di notte e solo oggi sotto un limpido cielo mi rendo conto della bellezza incredibile di questi posti. Mare ghiacciato, mare aperto, tundra desolata, rigogliose colline, scogliere a picco sul mare, distese infinite, villaggi fantasma abbandonati, neve fresca, neve ghiacciata, ghiaccio vivo…insomma il repertorio completo ! Un ottimo laboratorio per testare l'abbigliamento ( anorak e felpa di pile ) NAPAPIJRI e le calzature KEFAS che sto usando ( controllate i loro prodotti cliccando i loro loghi sulla home page di questo sito ). Siamo arrivati ad Elim dopo 6 ore di agevole viaggio. Ad aspettarmi c'era l'amico Paolo Rossi da Torino che è venuto dall'Italia a Nome con la sua ragazza Cinzia, e fino a qua, con un piccolo aereo ad elica, per salutarmi, incoraggiarmi ed abbracciarmi. Non ho parole !

4 bambini mi hanno aiutato a sistemare bene I miei cani tra degli abetini ed a procurare l'acqua calda per la loro pappa. Come ai loro " colleghi " di Koyuk ho regalato loro della cioccolata e le mie cartoline. Megh e Ciors e gli altri 9 compagni alaskani di muta hanno divorato sia gli snacks a base di carne di caribù e salmone che la pappa a base di crocchette Eagle inumidite in acqua tiepida. Un ragazzo eskimese Iupik poi ci ha offerto un granchio gigante ( King Crab ) appena pescato a 10 Dollari…che poi io e Gianni, con l'aiuto di Chris abbiamo cucinato e …mangiato. Domani mattina terremo una presentazione presso la scuola che ci ospita per dormire in un aula, e partiremo alla volta di Golovin e White Mountain ( PENULTIMA TAPPA prima di Nome ). 
Vi ricordo che nella Corsa del 1925 HENRY IVANOFF ( un eskimese sanguemisto Russo ) trasportò il siero appena fuori Shaktoolik perché dovette fermarsi per una rissa tra i cani del suo team. Lo raggiunse il mitico LEONARD SEPPALA ( 48 anni all'epoca - la mia età ) con il suo team di cani Siberiani guidati da TOGO e SCOTTY che per accorciare le distanze attraversò il mare ghiacciato per 40 km circa tra Capo Denbigh e Point Dexter in una corsa non stop a Golovin di 145 km !! Oggi non è più possibile fare questa scorciatoia per il mare aperto nel mezzo. Ai fini dei nostri calcoli sui tempi totali di percorrenza comparati, faremo una media dei tempi e distanze effettuati da noi con una muta sola e da tutti i 20 corrieri postali insieme. TOGO è oggi imbalsamato presso il quartiere Generale dell'Iditarod a Wassilla ed andremo a rendergli omaggio al nostro rientro ad Anchorage.
Grandi abbracci ARARAD K

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